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Italy.jpg (930 byte) Aspettiamo le vostre poesie... Italy.jpg (930 byte)

 

 

 


 

 

FIABE



Mi vestirò di assurdo

e camminerò
pensando al nulla
per valli incantate
coperte di silenzio



                           Milena Ferrari 
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SE TU FOSSI PIU' BELLA ANCORA



Se tu fossi più bella ancora
s’aprirebbe una terrazza di tempo
d’onde compiangere il mondo.



                                                Lerri Baldo
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MANCANZA


ammanettata al tuo amore
vale la 
pena l'esercizio di un digiuno mortale?
redimermi da te 
lasciar libera 
l'anima
come una rondine toccar il cielo
vuoto 
nelle ore di questa 
assenza
mancanza 
è un'assenza del corpo della mente
riprenditi l'odio,
l'invidia,la rabbia.
tu,amore
un tempo creduto un tempo fidato
amore 
assente
fuggito nel tempo
ridammi la mia carne
ridammi le vene,lo 
stomaco
ridammi il cielo
quel cielo vuoto e pesante.
l'aria brucia 
il 
respiro si perde
amore perdente,falso,fittizio
mancanza
presenza di 
un'assenza nel ricordo
tu,ricordo
ridammi il mio nome
specchio 
frantumato,rotto,disperso
ed io sulla terra spezzata 
sarò un cielo di 
stelle sulla tua testa


                                                               Irene Cerrone
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SCRIVIMI


rovescia su di me
una pioggia di pensieri
li nasconderò
tra le pieghe della notte
e quando 
mi assalirà
la solitudine
andrò a cercarli



                                                 Anna
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IL LAGO


Ancora un volta, come un fantasma son tornato.
Il lago mi morde ogni volta,
urlandomi tranquillamente la sua estraneità.
Questo piccolo angolo di mondo deserto
mi accoglie ogni volta con colpi dolorosi
che squassano le mie segrete,
rivelando nel sudario un Lazzaro mai nato
pronto a risorgere.
Io vivo solo qui!
Piccola città che un giorno ci hai visto insieme,
stretti e disperati, nascosti a noi stessi
ladri d'amore, sposi segreti
avvolti ai tuoi volti
abbiamo cercato la sponda estrema
della normalità.
Esco adesso!
La pioggia nella notte mi saluta
attraverso i brividi di freddo
che ritrovo felice sul mio corpo
infine vitale.
Rivoli d'acqua che frusciano
tra i ciottoli delle antiche strade
mi chiedono, io chi sono.
La mia ombra mi guida ora verso la punta.
Finalmente mio vecchio e profondo amico.
La tua forza mi affascina, le tue onde
il tuo vento, la tua pioggia e io siamo uniti.
Ora che il mio corpo
si sporge dalla pietra, verso di te proteso,
capisci, mio lago, che non ti temo ma ti amo.
Il tuo urlo si trasforma in canto,
io divengo pioggia nella pioggia
e, assorto come un morto, torna a me
la voce di Lei.



                                                              Andrea Resca
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IL RAGAZZO INDOSSO'...

 

Il ragazzo indossò per la prima volta
Una cravatta nera.
Non potrà più giocare a carte
Senza pensare al vecchio
Che gli ha insegnato come mescolarle.
Il vecchio era cieco e le carte tagliate.
Il ragazzo si pettinò i capelli indietro
Biondi e lucidi

Il ragazzo seguiva il corteo.

 

                                          Beatrice Luppi WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

L'URLO DENTRO...

FRANCE.jpg (953 byte) LE CRIS DEDANS...



E’ successo ieri.


Tu eri là coricata
Su quel letto candido.
Il silenzio era totale
Perché i nostri cuori
Battevano all’unisono.
Insieme con un urlo dentro.
Tu distesa un po’ sul fianco
Io come sempre troppo
Stanco, ti scrivevo una
Poesia e l’ossigeno finì.
Non me ne accorsi subito
Perché anche il mio cuore
Si fermò. Non so per quanto.


Quanto tempo passò
In quel deserto di follia.
Quanta gente ho cercato
Senza trovare nessuno.
Quanto male che non fa 
Più male dovrò sopportare.
Quanti anni ancora
Ti avrò negli occhi.
Quante poesie d’amore
Resteranno da bruciare.


Siamo morti insieme
Con quell’urlo dentro.
Nessuno se ne accorse
Perché il nostro respiro
Si arrestò all’unisono.
Anch’io per sempre muto.
Esplodeva la mia vita
Spegnendosi così tra
Le dita, come un lampo
Imprigionato in gola.
Quell’urlo non uscì
Quando l’ossigeno finì
E non uscirà. Mai più.


Fino alla fine.



                                            Cristiano Sias
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PESCATORI


Il ritorno a casa è quanto una grazia
con le ultime stelle dentro la rete,
le luci lontane,
storie ogni volta diverse, impigliate,
nelle mani spesse,
negli occhi salati di sudore e azzurro.

La barca, la più grande amica.

Segue la Luna, che quando è offesa nasconde
i capricci del mare,
la sua profondità,
il tempo che toglie e la vita che dà.




                                           Emanuele Reggiani
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SVEGLIAMI...



svegliami quando avrai smesso di essere 
presuntuoso 
e arrogante
quando comincerai a comportarti correttamente 
e lealmente 
senza essere falso e meschino
quando avrai smesso di agire 
pensando 
all'interesse e al denaro
ma conteranno solo e unicamente i sentimenti 
e l'amicizia

svegliami quando sarai diventato migliore 
finalmente 
buono e generoso
quando per te conteranno le persone 
semplici e non più 
chi ha potere
quando avrai capito che finora 
non hai mai ascoltato 
il tuo cuore ma la convenienza
quando avrai capito 
che non è 
l'apparenza 
che conta

svegliami quando saprai farmi 
sorridere anzichè 
angosciarmi 
con silenzi inutili e vuoti

Forse non 
mi sveglierai 
mai....


                                                            Milena Ferrari
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BUSSANA VECCHIA



Un mattino un colpo di setaccio,
a Bussana - dormiente
tremante sulla collina di roccia -
al cielo dischiuse le case,
cammini di pietra
segnarono passi perduti nel gelo:
voci fioche di morti
impresse sui muri restanti
il vento d'estate ora racconta.

E' vecchia Bussana
richiamo di animate rovine,
ad amaro prezzo pagato…

…Un mattino la mano potente
dispone le pietre rimosse,
cela la volta del cielo
con giovani tetti:
i risorti non sanno capire
i cavi che imbrattano
come nere altalene,
le braccia di antenne
che accolgono suoni
e voci sgraziate.


Solo le nubi e il vento
parlano l'antico linguaggio
caro ai risorti
ora soli e obliati
in un nuovo deserto

dimenticato.


                                              Giuseppe Bertola WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

SARAI



Sarai il cielo donna,
volando fra nuvole fluttuanti ed ondeggianti come il mare,
correndo contromano,
nascondendoti in una storia che non sarà più la tua prigione,
tessendo per i tuo occhi arcobaleni multicolori,
mentre languidi pensieri ti invaderanno la mente…
quando ascolterai vertigini di parole.
Sarai il mare donna,
lamina di smalto sotto il cielo dell’estate,
dove sarai Simbad, Ulisse, Gilgamesh,
e mai ti fermerai, e mai ti volterai indietro,
non ti cattureranno più le malinconie ingravescenti che azzannano l’anima,
e annegheranno finalmente i tuoi rimorsi ed i tuoi rimpianti.
Sarai il vento donna,
che passa tra i capelli e continua a correre,
dimenticando i tuoi sogni fatiscenti,
contemplando fette di cielo azzurro
che si fanno largo in mezzo al piombo,
ed il tuo cuore un giorno troverai,
quando con la forza delle tue mani e delle parole
sfiderai il mondo senza avere più paura.
Sarai la vita…donna.


                                                      Laura Bongiovann
i
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SECRETUM



Gentile lettore, che ti sento
già intento e attento
a questi miei versi desideroso
di strapparne il segreto
che ti faccia incorporeo
ed evanescente (così che tu
percorra strade fantastiche),
come ti vedo in errore,
questa volta non ti aggrapperai
a me non per gioire
né per alcun dolore o tormento.
Sì, perché non ti parlerò
dei verdeggianti campi di fiori
che si schiudono gravidi a primavera
o dei fiumi impetuosi
che attraversano rapidi valli
di mondi incantati, né di volti
cari o graziosi conosciuti
o incontrati nei momenti più grami,
no, caro lettore, non mi sentirai
più pronunciare simili lodi
gettati al vento (al fischio sordo
e petulante della gelida brezza
che entrambi conosciamo).
Non sono qui per questo motivo
e spero che tu lo sappia.
Ma se anche ti sia oscuro
o mal celato in queste righe
tu non domandarlo, ti prego,
perché non abbia ancora ad avere
occasione di ricordare
il mio amore
perduto.
(Era bella davvero,
questo ti basti).


                                                       Vincenzo D’Agostino
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 CIELO SU VIENNA


Germany.jpg (519 byte) HIMMEL ÜBER WIEN



Atmosfera serale
Cielo blu - nuvole rosse

Cornacchie che volano
Il vento le soffia con sé

Luce rossa sulle pareti delle case
Il sole si specchia dorato nei vetri

Alberi spogli
Foglie che volano
il vento le soffia con sé

Aria tersa come il vetro
Gli alberi oscillano -
si cullano al vento

aria tersa -

Odore di marciume -
Il vento lo porta con sé

Il sole scende dietro a un fronte di case -
trionfa in un lucore dorato

Cielo d'autunno su Vienna -
Blu - dorato - rosso e bianco

Incantevolmente bello..

                                                   Susi Rasch WB01345_.gif (616 byte)RETURN
                                               ( Traduzione di Lerri Baldo )

 

 

 

LODE DI UNA RAGAZZA


Oh, dolce natura,
che puoi alleviare i miei problemi,
qual soluzione
consigli a me,
umile ragazza,
che volge al proferir alcune parole.
I pensieri miei son confusi
e la mente offuscata;
solo tu,
con quella tranquillità che ispiri,
mi puoi capir e dar conforto.
Come i tanti poeti
che ti hanno elogiato,
ed i quali tu hai ispirato;
così anch'io
passo ad invocarti
tra i colori e i profumi delle tue foreste e delle tue valli.
Di molti amori
e di molti incontri
sei stata testimone;
perchè solo tu,
con i tuoi luoghi leggiadri e soavi,
riesci a dar vita a quel sentimento chiamato "amore".


                                                      Claudia Lavacca WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

GOURMET SENZA SOLUZIONE

 

  " Il tavolo pronto in tavola

       come natura gastronomica
                   
       replicata     apparecchiata.

          Piatto     e     forchetta.

       Il piano orizzontale da tasto

           scivola     spaziomusicale

     nei giorni imbanditi.

Ogni volta

   lasciamo pasti e posti.

   A quando l'aperitivo ?"

 

                                             Alberto Mori WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

MANUALITA'



Dovunque vadano le mie mani,
credo dovrebbero seguirle le tue
non dico proprio di suonare il piano insieme
e nemmeno la stessa musica
ma sarebbe carino
se svolazzassero nell'etere come anatre
deridenti stronzo cacciatore. (allegoria di quello che vuoi tu)
Dovunque vadano le mie mani quindi,
o dovunque si posino,
che sia la tua schiena dritta
o la forma dolce e minima di una tua tetta,
sarebbe carino vedere dietro
l'ombra di una tua mano
come gesto approvante
di armonia danzante.
Vorrei essere la manona
che stringe la manina
lungo la passeggiata
creando,
protettiva,
umidità
all'interno dell'intreccio.


                                         
Per il Topo,
                                                                          Mirabile esempio di mano gelida.

                              Flavio Ponzio WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

L'ESIGUITÀ DELLA VITA

Entro in un cimitero e osservo
La vita passare altrove
Un morto va senza fretta,
verso la sua ultima dimora
e immagino la vita frenetica
che si sta svolgendo fuori

Viavai rumoroso di automezzi e di passi
L'incrociarsi continuo della gente... delle voci
Vocio incessante, luci, colori
Nubi, foglie, trasportate dal vento...
Canti, sorrisi... pianti, dolori

Nel cimitero, invece, fastidioso silenzio
Immoti e in preda al disfacimento
Ciascuno tra quattro assi, sotto terra al buio
Immobilità torturante, corpi esanimi premuti

Fuori la vita corre... trascorre velocemente
Perché bisogna arrivarci fino allo sfinimento
Non possiamo fermarla, trattenerla, ritardarla,
La vita corre veloce, ha fretta di arrivare

Alla soglia della vecchiaia, lì ci si ritrova
Senza accorgersene nemmeno
Perché la vita va veloce, non c'è pausa, non c'è freno
Dobbiamo comunque arrivare... il traguardo ci attende

Il saggio sa costruire, la propria opportunità
Sa usare al tempo suo, tutto il tempo che ha
Il tempo è uguale per tutti, non ci si può lamentare
Non c'è di più né di meno, abbiamo porzione equa
Senza parzialità


Non badare il presente, quello è sempre logorato
Afferrarlo, impossibile
Quando arriva è già passato
Sfruttiamo il momento in elucubrazione
Che fa unica l'esperienza, senza ripetizione

Non c'è tempo per riflettere, la realtà seminuda
Quel velo bianco trasparente avvolge la pelle ignuda
Trascina il corpo inerte
Dentro al buio infinito...
dell'eternità del nulla.

Un senso d'impotenza affiora la speranza
Il mio essere acumina nella rassegnazione
Senza rifletterci sopra, con slancio irrefrenabile,
prendo la conoscenza
della sgradevole percezione
Insopportabile quanto stupefacente
esiguità dell'esistenza...
brevità delle emozioni...


                                          Eliude Santana WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 



UFO O REGINA



C'è una figurina
in questo grande spazio
ufo o regina
avanza
col suo passo
morbida
affonda nel verde
si ferma
e spazia lo sguardo
intorno
e poi diretta
verso me.
Linguaggio mentale
quasi fondamentale
essenziale messaggio
dell immediato rifiuto.
Io invasore
no
via
mondo di solitudine e silenzio.

                                           Marisa Cordioli WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

CAMBIERA'  BAMBINO...

 

Cambierà bambino, cambierà il domani
forse faremo tredici oppure un terno al lotto
verrà a salvarci superman maga magò, non so
magari scenderà un ufo nel giardino
ma cambierà domani, cambierà, bambino.
Lo cambieremo noi, si, noi piccolagente
che non vogliamo arrenderci, noi lo
                                      combatteremo
il tempo e l'ignoranza faremo prigionieri
e pianteremo fiori nel deserto, il mare
lo svuoteremo tutto col secchiello, a riva
riporteremo tesori di pirati.
E via correndo a piedi nudi andremo
a cullare un neonato arcobaleno
cancelleremo le lacrime ed il dolore andiamo
bambino nella vita, tenendoci per mano.

                                                    Ilde Zamberoni WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

PRENDI LA MIA ANIMA….



Prendi la mia anima e falla volare


Prendi il mio corpo
invadilo come se tu fossi un fiume :
    scorri dentro di me
    scorri nel mio corpo


Fammi sentire viva come
Solo tu sai fare

Voglio vivere

Prendi la mia anima e falla salire tra le stelle

Prendi i miei sguardi e falli diventare tuoi
Fammi sentire viva
Fammi sentire donna

Prendi la mia anima e falla volare insieme ai gabbiani
Fagli vedere la luna in tutto il suo splendore


Adesso ascolta il mio cuore, lo sentirai battere, vivere...


                                              Marinella Scarico WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

AVANZA L'AURORA...

 

Avanza l'aurora
tra accalorate braccia
ove tracce di pietre
aspettano di posarsi
incerte
all'ombra del quotidiano

                                                            Antoine Fratini WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

ANGELO DELL'ABISSO...

 

Angelo dell’abisso,
con le mani
nelle mie,
sottolinei le ore
mentre sogno
sulle costole
d’un mutilato sedile.
Ancora una promessa
e sottili tenerezze,
consumano
nella sera,
motivi di odio
e solo amore.

                                                     Paolo de Maio WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

SALTO NEL BUIO



Ti stringo la mano, pronti a partire
per fiocchi di nuvole smarriti nel cielo
ti stringo la mano, per non soffrire,
per non lasciarmi cadere in facili utopie
mi tuffo nel tuo azzurro,
voglio il tuo tempo,
ma gocce di follia cadono tra noi
per sputi di sogni ho cercato di morire
per falsi bisogni ti ho fatto impazzire
ed ho perso il tuo tempo,
annego nel pianto, ormai sono spento
ti ho stretto la mano,
forse per paura di partire
ma tu sei andata lontana senza avvertire
non so più chi sei né dove sei,
né con chi sei
onde di odio tempestano dentro
ed in cuori si infrangono
è strano il mio tempo, mi vortica dentro mi ruba ogni istante e non so capire,
o non voglio capire
e allora
salto nel buio,
così non ritrovo quei ritagli di vita vissuti nell'odio
e quei film imperfetti che narravano
e ritraevano le nostre vite
è come inghiottire cocci di vetro intrisi del tuo tempo andato, fuggito,
mai tornato, e mai dimenticato.



                                      Alessandro Morelli WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

PICCOLO GRANELLO DI SABBIA

Io, piccolo granello di sabbia
naufrago dell'ultimo mio tempo
rotolo, preda del vento.
No! Non temo di svanire.
Non mi avrà il nulla
con la sua cieca risonanza.
Io, piccolo granello
sorvolerò intatto nuovi deserti.
E, forse, ricongiunto alle dune
scivolerò sfarinando sabbia.
Proverò connubi d'esistenza nuovi
impregnandomi d'umida schiuma
di mare. Io piccolo granello
bacerò levigate impronte
sulla roccia. E scalerò montagne
battute dalla frusta del vento
quando è forte inverno.
Accetterò di danzare nel gelo
con le ultime, ormai accartocciate
foglie d'autunno.
No! Non temo di svanire.
Di confondermi nel nulla.
Fremerò nel silenzio
con l'eco di battiti rapidi
come il tinnare di cembali antichi.
Anche io, minuscolo grano
costretto a correre, rotolare
girovagare in insoluti labirinti,
ascolterò il cuore dell'Universo
che mi ha generato. Io piccolo granello
lacerato residuo di vita
di me stesso sarò
Nuovo Impulso d'Esistenza.


                                     Maria Teresa Fiore WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

TI BRAMANO...

Ti bramano cellule impazzite
sorgenti sui monti povere d'acqua
uomini incamminati con fardelli pesanti che camminano leggeri
spot insanguinati che sperano giulivi di raccogliere frutti
qual'è la strada ricca di viole intera senza fine
dillo agli amici di un sonno che non mi fa dormire
racconta una storia sognata e risognata
un amore intenso, una pace celeste
quelle Alpi, quelle piramdi la respireranno mai?

                      Nazzareno Tiberi WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

A MIA MADRE


E ora che osservo
questa terra che ti consuma
vorrei dirti ancora parole di figlio
perché non so
se tutto il bene che ti ho dato
fu abbastanza.
Ora che sei al di là del tempo e dello spazio
e conosci le mie domande,
aiutami nel cercarne le risposte.
Perché io ti sia vicino,
incontrami nei sogni
e saprò parlarti ancora come un tempo.
Un tempo lo ricordi?
Ero io a partire e tu a rimanere.
Ma oggi che sei partita tu,
in fretta e senza bagaglio,
sono io che resto
pur sapendo che non torni.

Che questo viaggio ti sia dolce, allora,
così come fu quello che insegnasti a me
e quando una mano calda di donna
accarezzerà il mio volto
sono certo che in quel caldo
ce ne sarà anche un po' del tuo.


Ora che osservo
questa terra che ti consuma
i ricordi mi tempestano la mente
e piango
come un bimbo disperato.
Ora che so
che sarai sempre al mio fianco
cercherò nei miei futuri giorni
i segni della tua presenza
e per accontentarti sorriderò a dirotto,
come un uomo certo,
perché è nel tuo sorriso
il mio più dolce ricordo di te.



                                            Giuseppe Marotta WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

TROPPO TARDI...HO CAPITO
(Dedicato ad una nonna speciale)


Ho socchiuso la porta,
cigolante
di ruggine e vuoto.
Nel buio,
ragnatele di luce,
offuscate
da vetri appannati
dal tempo.
E polvere d'arcobaleno,
sollevata
da un soffio di vento,
penetrato
da uno dei mille spiragli,
ferite degli anni trascorsi.
Ho salito
Gradini dimenticati.
Il legno corroso
dai tarli e dai passi.
Mi è sembrato di udire un sospiro.
Un'ombra, senza contorni,
accanto alla stufa.
Nell'aria,
profumo di mele.
Un solo momento:
un volto di donna,
la treccia, di neri capelli,
cornice di pezzi di cielo,
uno sguardo dipinto d'azzurro.
Una voce,
che udivo bambina.
Più nulla.
E di nuovo, il silenzio,
interrotto ancora dal vento,
confuso a cascate
di voci lontane,
….perdute.


                                        Maria Teresa Biasion Martinelli WB01345_.gif (616 byte)RETURN