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Italy.jpg (930 byte) Aspettiamo le vostre poesie... Italy.jpg (930 byte)

 

 

 

 


 

 

 

VORREI UNO SCUDO


Vorrei un scudo di lega astrale
che mi permettesse di annullare
gli strali inquinanti dell'anima,
la pioggia radioattiva, 
i radionuclidi che intossicano,
lasciandoti in piedi morto
bloccato mentre cammini
incontro al sole e il canto
giunge nel profondo della crosta
e come razzo vola fino al bene.


                                                                       Reno Bromuro
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                                                                 ( da "Musica bruciata" )

 

 

 

 

L'AMORE A L'IMPROVISO



Sur primo che l'ho vista me so' detto:
"queli capelli d'oro che cercavo"
e quanno je viddi l'occhi già pensavo
ar mare cristallino, carmo e piatto.

Co' quele labbra poi e quei denti bianchi
tutto er sistema s'era aribartato,
che queli baci prima che ho baciato
mi sembravano più debboli e più stanchi.

Quanno che ha detto er nome, co' 'n soriso,
l'ho impresso ne la mente, a l'improviso,
cor sogno de chiamalla a l'infinito,

ma in un attimo fu già sostituito:
pe' corpa de quel fremito ner core,
la chiamo luce mia, stella der celo, amore.



                                                                        Riccardo Cici
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UNA VOLTA QUAND'ERO...



Mi mancano l'odore del muschio,
dell'edera, della torba rigenerata
quando nella città s'avvicina
l'attesa primavera.
Mi mancano i versi del cuculo
e lo scricchiolio degli alberi
al lor caotico risveglio,
mi mancano le luci caleidoscopiche
delle fronde mosse dal vento.

Non so ancora se in tempi remoti
fossi un lupo, una volpe
oppure un banale bruco appagato.
La prova ne è che eccomi 
quasi a commuovermi
alla vista d'una foglia di edera,
al profumo di un fresco boleto,
al rumore di fronde nel vento.



                                                                            Claude Fouchécourt
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MAMMA, NON PENSARCI...



Mamma, non pensarci,
questa lettera è vera e pura,
come i tuoi occhi quando piangi,
quando ridi,
quando con tanto amore mi parli.
Alle preoccupazioni,
mamma non pensare,
almeno per oggi,
che è la tua festa.
Mamma , non pensare
A cosa avverrà dopo,
ma vivi questi momenti
così belli e sereni
con la solita allegria,
e quegli occhi e quel tuo cuore
che per tutto si commuove.
Mamma , non pensare al mio futuro,
c'è ancora tempo...
Ricorda solo una cosa mamma,
mai ti lascerò,
non sarai mai sola...
Mamma , sei bella come una viola,
che io coglierò per tenerla sempre con me,
quella viola,
che non ha mai pensato soltanto a sè.



                        Francesca Somaglia WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

LA MUSICA BULGARA

fl-bg[1].gif (313 byte) ÁÚËÃÀÐÑÊÀÒÀ ÌÓÇÈÊÀ

 

La musica nostra è tanto sincera !
Il folclore bulgaro fa bollir il sangue.
Son unici ritmi nel mondo intero,
davanti ad essi anche la natura tace !


Questa musica la Bulgaria mi rammenta,
sentendola mi vengono le lacrime.
Questa musica il Cosmo conquistava,
per far veder a tutti che ci siamo.


Questa musica, da secoli serbata,
il giogo turco e le guerre ha passato,
tante fantasticherie ha raccontato,
tante lagrime, dolori ci ha portato !


La musica bulgara mi attrae
e sono fiera, che son donna bulgara !
Essa io non posso rinnegare,
anche se in paese straniero devo stare !


                                         Ananieva Slavka  WB01345_.gif (616 byte)RETURN


 

 

 

L'ALBA

E' l'alba,
evento insostenibile
ed indimenticabile.
E' l'alba
il gioco più semplice
che ti illude
e nello stesso tempo
ti svela l'amore.

                                                  Andrea Mantegari WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

ISOLA SOLITARIA...

SPAIN.jpg (731 byte) AISLADA ISLA...

Isola solitaria dove il mare è
precipizio,
danza la nebbia nell'occhio
rivolto a se stesso;
siesta dell'Artico;
bianco dormire privo di sogni
avvolto in un alito boreale.

Si riposa nel lacrimale;
Niagara ode di spuma
Un solo sguardo
dove s'uniscono il cielo ed il mare
alla sabbia e le mani che la congiungono
e le ore nel fumo
l'isola e il suo frontale azzurro.

Amazzone larghezza che non soccombe
dinanzi al grigio
e acciaio che l'insidia;
Bruma di tropico,
cintola verde ed erotica,
la terra gravida.

Una geografia nel polpastrello di un
dito
è turgida fronte l'Africa
e l'Europa gloriosa toccandosi appena.

Roso il dirupo dal sale
mai muta un dente all'oceano
mai vedrà la mascella come mai
restituirà un granello,
si svuota lì presso al frammento
che fu.
Verso di me il bassofondo s'immerge
e in me allontana l'isola
che si affacciava temeraria,
come se un continente l'avesse
inghiottita
ed io soltanto la riconoscessi montagna
in mezzo alle altre che forse furono isole,
e per solitudine s'aggrupparono
cordigliere.

Mare che passa a metà di un battito
e cade fonte vertebrale
sussurrando acqua perduta nella memoria

col suo assedio oceano
acqua che sa di sete.

                                       Gerardo Brauer Ortiz  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

            ( Trad. : Marisa Bordiga )

 

 

 

 

RICORDI


Ci sono momenti della giornata in cui

i ricordi tornano a trovarmi come fossero

anziani compagni di cordata, stanchi e dismessi.

Vecchi e cari compagni !

Io amo la vostra dolcissima e malinconica compagnia,

seduti assieme a scaldarci attorno al fuoco

di un amore finito.

Ricordate miei cari, quando al termine della giornata

arrivava trafelata, col fiato spezzato

per la voglia di abbracciarmi ? Ricordate Voi il sapore

della sua bocca e delle sue braccia strette al mio collo,

caro cucciolo d'abbraccio che ancora rincorro nel surrogato del guanciale.

Ricordate lo specchio dei suoi occhi verdi spalancati

Su un anima di bimba innamorata che non riusciva a trovare

Le parole per descriversi?

Suvvia vecchi amici perché tacete ed abbassate il capo ?

Io non sono ancora finito!

O forse si ?



                                     Andrea Resca WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

 

 

RIFUGIO

LIMAN

Uk.jpg (1708 byte) REFUGE



Il tuo corpo: frutto
d'acqua
Il tuo corpo:dolce
profumo!
Il tuo corpo: rame
dorato...
Il tuo corpo: suono e
smania!

Il tuo corpo: luce e
tuono
Il tuo corpo: vestito
d'angelo!
Il tuo corpo: caldo, amato,
tenero
Rifugio della mia anima,
al di là delle morti.....

         Radu Barbulescu WB01345_.gif (616 byte)RETURN

  ( Traduzione di Marisa Bordiga )

 

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LUNGO IL SENTIERO

Uk.jpg (1708 byte) ALONG THE PATH


Lungo il sentiero
per la classe di poesia
nel mattino presto
della nascente primavera
l'aria era piena
dei melodici trilli
d'una canzone
d'un solo uccellino.


Sul ramo d'un arboscello
al bordo del sentiero
lui spandeva intorno
la benevolenza di Dio.


Assorto rimasi
incantato dal trillo
d'un solo uccellino.

 

             Virgil Gelormino WB01345_.gif (616 byte)RETURN

      ( Traduzione di Marisa Bordiga )

 

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VOCI VENEZIANE

Uk.jpg (1708 byte) VENETIAN VOICES



I miei calamari erano contro il bicchiere di vino.
Babele
di voci, turisti, mercanti,
favole
e i miti stavano tutti nello sbuffo di un
sigaro.
Soffice ero, come piccioni, un esploratore
affamato
abbracciavo il mio karma
con la frenesia di un pilota di corse.
Realizzavo lavoro, riunioni di direzione,
cene
sono matrigne. I discorsi sulla
realpolitik,
tutti fatti monotoni
peggiori di carote stracotte.

Mi trascinavano le voci con loro,
seducenti, piene del fascino di un albero di cocco.
Camminavo attraverso la bellezza
sbigottita del riunirsi delle viuzze.
Penombre d'oro, navi da guerra, e
scheletri.
Metalli preziosi cantavano canzoni di
onde sradicate.
Gli uomini con i cappelli a nastri blu
restavano sugli scalini
ginocchia sprofondate nell'acqua, le loro mani,
senza dita,
accarezzavano le ferite alle loro barche.
Chicchi d'uva come occhi chiari mi fissavano 
e mi costringevano a masticare le spade d'acciaio dell'abisso.

Mormorai: " Care voci, io sono
il vostro onorato ostaggio.
Ditemi, quale famelico profumo morì
in questo palazzo?
I giorni stanno esalando zolfo, le sere
hanno una femminile grazia,
La notte lupi nelle fontane, e
festa.
Ditemi, quanti schiavi
giacquero distesi al suolo
per soddisfare l'appetito dei loro eleganti
padroni? "
Le voci liberarono le loro braccia, alzate
sulla laguna. Io rimasi
col fetore e le ceneri profumate.

            Dipak Mazumdar WB01345_.gif (616 byte)RETURN

   ( Traduzione di Marisa Bordiga )

 

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OTTOMENOUNQUARTO



Lascio queste mani
ancora
una volta
stasera
e le dimentico
lontano.
Non mi sento
più io
ma un anellide
stanco
e vacuo
una crisalide
in silenzio.

Ottomenounquarto.
C'è da morirci
ad un ora così.

Negli occhi inutili
sprecati
adesso
le ultime luci
affondano
come rasoiate
noncuranti.

 

              Alessandro Dezi WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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POTRESTI AMARMI?

Uk.jpg (1708 byte) Can you love me?


Sì, lo so!
L'ho sentito molte volte...
Tu sembri grande!
Quel vestito ti sta benissimo!
Ma a me non importa.
La sola cosa che voglio da te
è che tu mi ami.
No!
Non è per il sesso o altre cose così;
é proprio per l'amore stesso
é per i sentimenti veri,
é per le emozioni più profonde, sai?!
Sì!
Ho anche sentito questo.
Tu sei bella!
Come la tua anima, chiara come una sfera di cristallo,
quella attraverso cui si può vedere.
Oppure
Tu sei un angelo caduto dal cielo!
Ma, ti prego
basta con le sciocchezze!
Potresti innamorarti di me?
Potresti?
Lo so che non dovrei mendicare amore
ma sono stanca di amare tanto ed essere usata.
Questa volta voglio qualcuno che mi ami.
Voglio qualcuno che pensi a me per tutto il giorno
e a cui anch'io manchi.
Sì!
Sto parlando a te lì fuori.
Potresti innamorarti di me?
Non sono brutta ed ho tanto tanto amore da offrire.
Non m'importa delle cose materiali
e neppure dei regali costosi.
Tutto ciò che voglio é qualcuno che mi ami!
Potresti fare questo per me?
Ti prego!

Potresti innamorartiiiiiiiiiiiiiiiii di meeeeeeeeeeeeee?
Potresti?

                Leticia Lopez WB01345_.gif (616 byte)RETURN

    ( Trad. : Marisa Bordiga )

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Le campane di Edimburgo

Uk.jpg (1708 byte) THE BELLS OF EDIMBURGH



Campane di Edimburgo
ancora di riecheggio risento quel dindonare
mentre la folla in festa riusciva per le piazze
ed il sole in un bagno d'azzurro a nuotare

Campane di Edimburgo
che infrangono le mie incertezze di cristallo
per ridare forma e colore ai miei sogni di fanciullo
come nel più bel quadro di Renoir dove il blu copre il nero

Campane di Edimburgo
la gioia si espande nelle contrade al vostro suono
che il vento porta fino al margine
di una scogliera che parla con l'oceano

Parole sussurrate dal vento sino alle acque
che soltanto chi sta in silenzio nel suo cuore
riesce ad ascoltare.

          Roberto Pelliccetti WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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Il padrone della notte



E quell'anima intonava:
"Sono il padrone della notte!"
Vita rovinata,
gettata a calci oltre le porte della dignità,
precipitata nel vuoto della sua solitudine.

E quell'anima urlava:
"Sono il padrone della notte!"
Vita perduta,
piangeva dispersa tra frenetici passi,
correva confusa nella sua disperazione.

E quell'anima rideva:
"Sono il padrone della notte diceva!"
Mentre un altro giorno spariva.

               Silvia Varini WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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SOLI NELL'INFINITO


Lenta la risacca
inghiotte orme
abbandonate sulla sabbia.
Volano
pigri i gabbiani
facendosi cullare
nel cielo freddo
di un'estate ancor lontana.
Senza pudori
mi accarezza il vento
scivolando lieve
sulla mia pelle sola
come l'eterno abisso
che custodisco dentro.
Si fa spazio
tra le nubi
un raggio pallido
di sole
quasi a conforto.
E mi regala un bacio.
Anche noi
siamo Soli,
come-te nell'infinito.

              Marisa Bordiga WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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FRENESIA



Toccai il cielo con le dita
per aprire le tende
una goccia di luna
toccò le mie labbra;
Pensai,
che sapore dovesse avere
il brillo della luna!

Vidi il mare bere la luna,
la terra mangiare il mare.
Vidi l'attimo passare invisibile
la paura annegarsi nel vento
smeraldo
La notte camminare nel buio
Illuminato
Udii il rumore fastidioso
del silenzio
Vidi nelle parole il suono
che non udivo;
nella chimera, l'incesto dei fiori

Osservai la vita
che moriva dai dolori;
Con la partenza della fine,
sentii la stessa gioia dell'inizio.
Poi, vidi un angelo perduto
Nel mare

Dalla barca dei sogni
vidi il mare sputare il sole
la terra vomitare la luna,
la paura dondolare il vento
sparire

Ah! Com'è dolce sognare…
Soltanto i sognatori sanno vivere…
e morire!

                                   Eliude Santana WB01345_.gif (616 byte)RETURN

                                http://www.stradanove.net/news/testi/libri-00a/laopp1506000.html

 

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ESISTENZA


Anni ed anni, fiori e cuori,
radici strappate e semi piantati,
un unico, eterno ed ininterrotto giorno
con mille, mille e mille notti,
un amore lontano anni luce
ed una stella che ti muore accanto.
Giorni e giorni, anime e foglie,
promesse strappate e speranze rubate,
pensieri che passano, problemi che restano,
sogni, paure e grandi emozioni,
felicità che nasce mentre un uomo scompare.
Attimi ed attimi, alberi e suore,
sogni ed acqua in un unico modo ;
ipocrite, vigliacche ed inconsistenti
illusioni, filosofie e personalità.
Secoli e secoli, di volta in volta,
da lato a lato e da questo a quello,
movimenti, istantanee e cattivi pensieri,
il ricordo, il rimorso e la sincerità,
il rimpianto, l'invidia e le gelosie
e poi un'eterna, unica ed ininterrotta notte.

                                                     Alessandro Tatò WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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OH MY LADY



Oh my Lady, so tutto di te
nulla è vano, nulla è nulla se ti vedo
tu non sai chi sono ma io so chi vuoi
apparire e so chi vuoi nascondere.
My Lady non sai chi sono, perché non sono
mai entrato nella tua vita, ti conosco
perché ti osservo, ti osservo ma non ti spio,
io non sono stupido, sei forse solo
un mio desiderio, un fuoco che arde appena
t'incontro
Lady, adesso sono convinto, che solo in
un'altra vita io ti ho conosciuto,
forse la più bella delle mie vite.
Di te so già tutto, o meglio non
so il tuo nome ma cos'è poi un nome
quando si ama senza sapere di essere
conosciuti, con la sola consolazione di poterti
liberamente sognare?

                                               Emanuele Morandi WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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QUIETE

 

Quiete che m'assale
che m'avvolge che mi stringe
in quel perduto manto
che 'l core già mi cinge

Guardo a mezzodì
sul principio del mattino
quant'è bello quant'è grande
quel silenzio già divino

L'acqua calma quasi immota
quei deserti spazi vuoti
mi conducono al traguardo
di diversa strada ignota

                  Maurizio Mighetto WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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