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Italy.jpg (930 byte) Aspettiamo le vostre poesie... Italy.jpg (930 byte)

 

 

 

 

 


 

 

E AD UN TRATTO...


E ad un tratto poi
scopri ch'è inutile
come sputare in cielo.
Questa vita distratta
passata a perdere
occhiali, chiavi
e sogni di bimba
numeri di telefono
ombrelli e amici
sempre in ritardo
rincorrendo ore
vittima di te stessa
di quella tua sciocca
donchisciottesca
mania, smania
di difendere i deboli
eroina da bruciare
su pire di diari
di poesie d'amore
scritte per dei ranocchi
baciati e ribaciati
e ranocchi rimasti
di libri letti a letto
di insulti pesanti
e pedanti ironie
notti di parole
a consolare il cielo
stendersi al vento
per asciugare lacrime
sigarette e caffè
vizi e stravizi
e giorni d'ozio
ammantati di noia
e tre fili di perle
il fuoristrada nero
d'oro la credit card.
E ad un tratto poi
scopri ch'è inutile
la vita è già passata
e tu piccola stupida
eri troppo occupata
a cercare le chiavi
troppo impegnata eri
per vederla davvero
ora scopri ch'è inutile
come sputare in cielo.



                                   Ilde Zamberoni WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

 

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          NAVIGATOR

SPAIN.jpg (731 byte) NAVIGATOR


Sfera
Non c'e' un principio non c'e' una fine
Perso nell'oceano elettronico
Viaggio il mio viaggio

Sfera
Niente posizione niente direzione
Mi fermo quando incontro
Esploratori e naufraghi

Sfera
Nessuna andata nessun ritorno
Mi vedo pochi istanti
Riflesso in chi mi guarda

Sfera
Senza ieri senza domani
Riparto


                Sebastiano   WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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NON PLUS ULTRA

 

T’ho incontrata per la strada

A tre anni dalla tua morte,

e m’hai guardato quasi

con vergogna.

           L’abbiamo fatta anche

           A Dio.

 

              Emilio Gay  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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Ispirazione

                  wpe1.jpg  inspiração


  l'ispirazione si percepisce come la febbre
  o sarà annebbiata e sottile come i dubbi ……

memoria
la memoria ha una camera dei ricordi
dove si nascondono piccoli gioielli
tessute di polvere
per le quali un giorno
presentiamo una flanella pulita
e un fascio di sole.

abissi
aperti nell'intimo
obbligano a riflettere sui ponti
e la difficile faccenda
di camminare senza peso.

pazienza
la roccia è la madre della pazienza
sta lì anestetizzata
ad imparare la chirurgia del vento.

sogno
senza il sogno
la stella del mio firmamento
è una lucciola morta.

          Diana Silveira  WB01345_.gif (616 byte)RETURN


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NOSTALGIA

wpe1.jpg  SAUDADE

Nostalgia
Giocattolo che si crea nel petto
e non ci dà il telecomando.

Nostalgia
Mille spilli che si infilzano nel petto
con le sue lunghe dita di proprietà.

Nostalgia
Iato che s'inserisce nell'intervallo delle ore
stracciando strade
per la sua carovana di ricordi.

                                                                    Diana Silveira  WB01345_.gif (616 byte)RETURN


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BACIAMI ALL'OMBRA...

SPAIN.jpg (731 byte) BESAME EN LA SOMBRA...

 

Baciami all’ombra dell’oblio

accarezza con gli sguardi il sospiro

portati correndo la cometa

della mia anima

perché ricada così sopra le

mie labbra.

Ascolta il mio battito intenso

e dallo ai miei pensieri

Ritorna e stringimi le tue mani

per far di esse un semplice movimento.

Portami giù una stella dai tuoi capelli

alzala fra dita di cristallo

insieme facciamo uno scintillio

e bacio dopo bacio sentire l’ondeggiare del mare…

 

                   Hortensia Martínez  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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PAROLE DI UNA VECCHIA MONTAGNA CHE UN GIORNO SI E' RITROVATA SENZA SOLE

 


Era di pietra
il ghiaccio
e il riverbero
dei raggi
fuggiva
lungo i crepacci
Non c'era aria
Si inumidiva
l'immenso campo
della valle
Lunghe processioni
di massi
lamentavano
i burroni
Larghi pianti
d'acqua
continuavano
a cantare
Il ghiacciaio
era padrone
del monte
Il sole
si era nascosto

                                                                          Andrea Leonardi   WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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PAGARE

SPAIN.jpg (731 byte)  PAGAR

 

Paga chi non ha nulla

Perché qualcosa possiede

Non paga chi ha molto

Non paga, perché non vuole

E se chi non ha nulla paga

Il suo tesoro ha da consegnare

Per più che si resista

Con la sua vita deve pagare.

 

                        Fernando Veyretou  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

                        ( Trad. : Chispa Sáinz Kelly )

 

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PROIBIZIONI AD UNA DONNA

 

Sono una donna e non una gonna

Potrei essere un’anaconda

No! Sono una donna!

Potrei essere una farfalla,

potrei rimbalzare come una palla,

invece non so nemmeno stare a galla.

Stare a galla sì, ma con che cosa?

Sopra una gigantesca rosa rosa,

il profumo che essa sprigiona mi inebria,

mi avvolge come un vestito sensuale,

mi porta verso il mare,

è lì che vedo una nave attraccare.

Inaccessibile a me che sono una donna

E per di più porto la gonna.

 

                                 Debora Spano  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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GUARDANDO QUEL BIMBO...

KIJKEND NAAR DAT JONGETJE…

 

Guardando
quel bimbo
sporco
con la maglietta
bianca e grigia
senza mutandine
e con in mano
un pezzo di pane
sento
sento la vita
di tutti
anche di quelli
che
non la conoscono
e che la vivono
vestiti
con cravatta
e seta
nel ristorante
o
in pizzeria.

                                            Andrea Leonardi  WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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MA NON SONO GESU’

FRANCE.jpg  MAIS JE NE SUIS PAS JESUS

 wpe1.jpg Mas eu não sou Jesus

 

      Sono nato sulla spiaggia

      fra tante pecore

      Non conoscevo

      la vita

      Sono nato in un albergo

      di prima

      con tutto ciò che avrei desiderato

      Sono nato un po’ per terra

 

      Ma non sono Gesù

 

      Amo il mondo intero

      gli animali e gli uomini

      Amo il pensiero

      e la carne

 

      Ma non sono Gesù

 

      Dò un bacio

      ad un neonato

      Dò un bacio

      ad una signora anziana

      Faccio attraversare la strada

      ad un cieco

      ed anche a chi vede

 

      Ma non sono Gesù

 

      Però io amo

      il suo animo

                                                     Andrea Leonardi       WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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madre

 

Per mia madre che muore

precipita la notte,

conchiglia di penombra

cuore del mondo;

di brividi si svuota

di schegge di sogno.

Di memorie si fa pietra.

 

A lungo hanno gridato le rondini nei cieli.

 

Ora ho lasciato il tuo grembo veramente.

Amore non ti sfiora

sei fatta di cristallo,

non hai più favole per questo pianto.

Sei andata leggera,

un soffio di neve,

il grembiule ancora delle faccende;

sei in un mondo che non so

ma il tuo passo ricordo

e come la veste ti danzava

nel venirmi incontro.

Tu, fiore della mia allegria

ala paziente della giovinezza

nido d'ogni incanto.

 

Cerco i tuoi occhi, non trovo che stelle.

 

Portami alla terra fonda

ove molli sciolgono i capelli

ove s'adagia fragile

la lunga veste d'ombra,

vuote le mani, perdute le carezze.

Bimba ancora sarò per il tuo affanno.

 

Frange di luna, angeli dimenticati,

nell'infinito trattendo la tua voce

per non perderti due volte.

 

Pure a me ritornerai.

Forse nel tempo, quando

smarrita l'antica magia

l'azzurro tutto si farà prodigio;

o dolcemente, quando

da rilucenti sponde di rugiada

verrà il tuo canto lontano

dormi-veglia delle notti in pianto.

 

Con te sarò nel vento.

 

Con te in silenzio, quando

sulle grandi ali di luce

insieme muoveremo alla quiete.

 

Per un attimo avremo lo stesso respiro.

 

Allora lievi

allargherai le braccia

come per benedire,

ed io in te più lieve

rinascerò nel grembo.

 

                                                               Pieroni Maria  WB01345_.gif (616 byte)RETURN   

             

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" Vietato Fumare "

Neanche la soddisfazione di una sigaretta.

 

Giro per il Museo

inseguendo le mie tracce nell’odore

di marcio e di stantio.

 

Cerco l’uomo con l’ombrellino colorato

ma non è facile

nei giorni di pioggia.

 

                                        Davide Morando          WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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NON CI E' DATO CONOSCERE...

           

 

Non ci è dato conoscere

se non l'usato travaglio.

Incespichiamo di continuo

nel medesimo errore.

Quel che siamo

è solo un grazioso inconveniente

rimasto impigliato

nel sonno degli dei.

                                                                           Rossella Roberti       WB01345_.gif (616 byte)  RETURN                    

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ALLUCINAZIONE RITMICA

 

Colori soffusi ,

luci maculanti,

tondi tavoli bianchi,

ove s' intrecciano disegni, dita e fantasia.

Ribolle la sala colma d' ombre ,

incerte,

silenziose.

Leggere sussurrano ,

riflesse e sgraziate , irriverenti e rispettose ,

su bagliori dormienti.

Il metronomo ticchettante sgorga improvviso

tra tom china e piatti

sferzabndo la danza di tasti nero/bianchi, corde ed ottoni.

Lo spazio e' saturo:

forme ridestate/ronzanti s' arrabattano divertite

tagliando strade d' aria e d' asfalto.

- Sole cieco -

L' aculeo sferico s' infiamma

scorticando immoto

freddezze e noie stagnanti.

 

Bianchi veli, tozzi, goffi e snelli

sfregiano il cielo

spinti dall' unica atomica

che esplode dall' inizio del tempo.

Sibili acuti e detonazioni

spazzano roteanti gracchii di corvi

in screziate schegge d' inverno.

- Il metronomo continua a pulsare -

Due colombe taglian mondi orizzontali

sciamando trasparenze ,

su anfratti quadri,

orme d' amore e speranze.

 

Con loro muore timido

il cielo della sera,

tra denti aguzzi,

chiazze di luna e tremolii stellari.

Tutto crolla nelle ore piu' profonde,

ove lucente ,

serpeggia l' ululato di vicoli macabri.

Quando , straziando la notte,

un licantropo angelico,

spiega l' ali di metallo

sfacendo la sua scia di vagiti musicali

voluttusi ed animali.

- segue l' ultimo assolo -

Il tuo viso disteso

cullato da onde di mareggiata gracile,

fra note sciabordanti ,

che, senza infrangersi, ricoprono i sensi

di schiuma indomita e domata.

M' osservi pensosa : perche' ?

Il metronomo del nostro tempo e' fatto di sogni

Non lasciarlo fermare!

                                                                                                Giorgio Calorio       WB01345_.gif (616 byte)RETURN

 

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