Aspettiamo le vostre poesie...
Tutto è cominciato
Quando tu mi hai sorriso
Ci siamo parlati
Con parole indefinite.
Il vento soffia
Fra le nostre mani
Una voce mi sussurra
Dicendomi vieni.
Io voglio abbracciarti
Ma come farlo
Come osare ?
Io non oso farlo.
Tutto mi sembra sfumato
Questo amore
Con parole folli
E un grande amore.
Ekiz Gulderen Marouani Mona RETURN
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La via Catalpa è festosa
nei giorni estivi di giugno,
quando fioriscono i catalpa.
Gli alberi, alcuni in gruppi, altri solitari,
si stendono nellorizzonte lontano.
Gli alberi, verde scuro e frondosi,
merlettati i loro rami di bianco,
scintillano alla luce del mattino.
Mentre mi avvicino, li vedo dalla mia bici.
Giganti brillanti, uno inseguendo laltro,
mi si avvicinano velocemente,
mentre le nubi scompaiono dietro di me.
Allimprovviso me li trovo di fianco.
Ed io sono sotto le loro spalle.
Grande onda verso lalto,
che supera lazzurro nuvoloso.
Mentre percorro lisce discese
o pedalo le lunghe salite,
guardo i rami sporgenti,
che brillano di fiori bianchi.
Ed ogni anno a giugno mi riposo
sotto uno o due alberi,
dove il prato e la strada
sono ricoperti di fiori bianchi.
Prendo un fiore o laltro,
inalo il dolce profumo
e, lieto, ricordo il mio primo albero,
il mio primo fiore,
gli alberi di Catalpa,
i fiori di catalpa.
In passato gli alberi erano
davanti al recinto di ferro battuto
che racchiudeva il campo dei giochi
della casa della mia fanciullezza.
Il vento del sud-ovest a giugno
annaffiava il campo coi fiori.
La dolcezza dei fiori oggi
è assolutamente la stessa
di quando s'inizia a fare i primi passi.
Gelormino Virgil RETURN
( Trad. : A. Leonardi )
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Non guardare i miei occhi
essi hanno timore d'esser visti
aperti a malapena dal gelido vento
essi hanno timore d'esser visti
Non guardare i miei occhi
mentre sfiori le mie gambe aperte
coperte solo da sudore vanigliato
essi hanno timore d'esser visti.
Non guardare i miei occhi
quando l'amore si fa scevro
ed il dolore vaga su scrimolo ardente
Sento nella gola
cristalli frantumati conficcarsi avidamente
e il tuo sorriso iracondo,
si burla dei miei occhi.Altea RETURN
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Tra papaveri e calanchi
sotto le stelle
seduto
a cavalcioni
sulla luna
il grillo canta
al suo perduto amore......
Peccato che............
........al lontano
laggiù
in piana
già sode grondar
il temporale
Alvaro Marchetti RETURN
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Tu sei il fiore che guardo quando cala il sole
il mio senso di vita quando mi sento morire
il silenzio che irrompe nel mio ambiente
di maledetto ipocrita,
che pensa solo a un mondo di torture
che mi uccide con gas tossici
sono il disastro della vita
in quel silenzio che giorno per giorno mi uccide
non mi importa di soffrire
perché se tu esisti, soffrire non è niente
sono così debole che il mio riflesso mi danneggia
non mi diranno mai addio i miei ricordi
perché quella bambina triste e sola me li regalò
vieni e accompagnami in questo viaggio
vieni sola o accompagnata, sai che non mimporta
Dal momento che io e te sappiamo che da solo andrò e da solo morirò.
Wellington Domìnguez RETURN
(Traduzione: Elena Leonardi)
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Dalle mie tasche interne
affiorano
feticci di un passato insieme.
L' Arcadia scoperta al tatto
è ora terra brulla, inospitale
necrotica.
Non mi manchi più.
Vuoi la verità?
Arranco soltanto
alla ricerca di un po' d'ombra.
Sono 10 anni che il sole
mi picchia in testa
e sulle spalle
screpolate
Questo amore così grande
non può finire
e se il mio cuore smetterà di battere
ti amerà il mio sangue
e se il mio sangue verrà bevuto dalla terra
ti ameranno la mia pelle i miei nervi la mia carne
e quando i vermi mangeranno la mia pelle i miei nervi la mia carne
ti ameranno le mie ossa.
Ma se bruceranno le mie ossa
allora forse non ti amerò più.
Ma prendi le mie ceneri
e spargile al vento.
E il vento ti amerà.
Fabio La Porta RETURN
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Ho visto la tristezza negli occhi di un bimbo
e una lacrima lenta scendere in silenzio...
tristezza di un giorno,
sofferenza per la vita
Giuseppe Sigurtà RETURN
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Quando il Silenzio penetra
il quotidiano trascorrere dei miei giorni,
mi fa capire che il tuo ricordo
ritorna e ricomincia ad introdursi dentro di me,
sento il tuo sguardo ed ancora non mi sveglio.
Ana Araya RETURN
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Sabato
giorno di mercato
i bar straboccano di chiacchere
Da Bacchilega
sotto l' orologio
é il cuore che parla.
A l' ombra di mezzogiorno
sotto i portici del comune
l' occhio spento o infiammato
in piazza grande
faccie di campagnia
discutono la botta in mano
Si ciancia facendo parlare.
Commossi o perplessi
da sempre si parla
d' un tempo che è bello
ma che in piana è velo di nebbia
e per colli è sole fasullo
capriccio svogliato.
D' un tempo passato e poi ritrovato
d una donna distesa dell' uomo tradito
del figlio che cresce
dell' altro che sposa
la donna sbagliata ma ben fortunata
e di quello
vicino di casa dell' altro versante
que si é fatto fregare
comprando calanchi
Per strada i falo'
a fine febbraio si brucia l' inverno
" luce a marzo"
primavera alle porte
e con il vento e il bel tempo
a tavolino poltroni si ride sgarbati
sotto lorologio che scande
l' accordo trovato
l affare concluso, l amico sbranato.
Qui a Imola tra
filari e colli
tra piana e monti
sotto i portici
da Piazza Grande al Palazzo del Fascio
da Porta dei Servi a Viale Dante
dalla Selice all Osservanza
entro le mura del Comune
e Palazzo Sersanti
risuona il boare di quel chiaccherare,
potente bisbiglio vacarno di folla
che sale pesante e plana sbadato
Qui
in questa terra di Romagna
di Padana
di Santerno e di Montanara
tra Papisti e Passator Cortese
il tempo si ferma
di sabato al mercato
sempre
entro un Dio Bono
e un' impugnata in mano
a mezzogiorno in srada
la bicicletta a mano
Alvaro Marchetti RETURN
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Scivola
sul piano inclinato dalla mia indifferenza
Scivola piano piano
con pazienza
e non avere fretta di arrivare
per sprofondare
nella mia inesistenza.
Andrea Mantegari RETURN
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Ventate di carne accaldata
odore, sudore, sudori
di gente che sale e che scende.
Luomo in tutta la sua animalità
Si preme, saggomitola tutto
Le dita sopra le dita
Le vesti tirate alle cuciture
si tendono, tendono ancora per poco.
E già la fermata.
Elvira Lia RETURN
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